Effetti dell'alcol sul nostro organismo
L'alcol etilico o etanolo è l'ingrediente base di tutte le bevande alcoliche. L'alcol NON È UN NUTRIENTE e, quindi, NON È ESSENZIALE; tuttavia dal suo metabolismo si genera energia: circa 7 Kcal per ogni grammo, una quota superiore a quella apportata da carboidrati (4 Kcal/g) e dalle proteine (4 Kcal/g).
L'alcol è un prodotto molto diffuso fin dai tempi antichi: il vino è citato nella Bibbia, nell'Antico Egitto la birra era la bevanda dei costruttori delle piramidi, gli antichi greci e gli antichi romani bevevano vino. Questa tipologia di bevande ha conservato in tutte le culture del mondo una forte valenza sociale, conviviale e religiosa.
Se assunto in dosi modeste, l'alcol può favorire la secrezione gastrica e l'aumento dell'appetito; in dosi elevate, invece, è in grado di incidere negativamente sulle funzioni fisiologiche e sullo stato di salute. L'alcol è una sostanza che non si trova all'interno del corpo e che l'organismo può tollerare in moderate quantità, superate le quali si cominciano ad avvertire i primi effetti tossici, con effetti diretti alle cellule di molti organi (fegato e sistema nervoso centrale). Inoltre, anche a bassi dosaggi, può provocare alterazioni dello stato di coscienza, indurre dipendenza e interagire negativamente con molti farmaci (antibiotici, antidepressivi, antinfiammatori e analgesici).
Una volta entrato nell'organismo, l'alcol deve essere obbligatoriamente metabolizzato ed eliminato (respiro, sudorazione, urine), in quanto produce acetaldeide, una sostanza tossica e cancerogena. Il metabolismo dell'etanolo è per gran parte a carico del fegato, la cui capacità di metabolizzarlo dipende da numerosi elementi (maggiore o minore produzione di enzimi specifici, quantità di liquidi corporei, età, sesso...) e varia da individuo a individuo. Questo, unito all'assuefazione, spiega la diversa tolleranza per l'etanolo riscontrata in persone diverse.
Negli ultimi anni, si è molto insistito sulla presenza nel vino, soprattutto rosso, di sostanze benefiche e antiossidanti, come ad esempio il resveratrolo. Bisogna tuttavia specificare che queste sostanze sono contenute nel vino in percentuali poco significative, e spesso vengono inattivate da altri componenti presenti nel vino stesso. Inoltre, è possibile reperire quantità superiori di antiossidanti in moltissimi altri alimenti, in particolare frutta e verdura fresche di stagione.
ALCOL E SPORT - UNA RELAZIONE IMPOSSIBILE
Sfatiamo il mito per cui l’alcol dia un apporto nutrizionale di carboidrati e sia una bevanda dissetante: esso non migliora né la disponibilità di energia, né la capacità di lavoro, e non sostituisce i carboidrati spesi per il lavoro muscolare. Altra credenza sbagliata è che il metabolismo dell'etanolo sia accelerato dall'attività fisica.
L’assunzione di alcol ha mostrato un negativo impatto sulla performance sportiva. Un consumo di qualsiasi quantità di alcol nelle 24 ore precedenti all’attività riduce la performance aerobica di circa l'11%. Inoltre, l’uso settimanale di bevande alcoliche duplica la probabilità di infortuni registrati dagli sportivi appartenenti a qualsiasi disciplina. L’ingestione di bevande alcoliche compromette la prestazione fisiche in diversi modi: diminuisce l’uso di glucosio e aminoacidi da parte dei muscoli scheletrici, altera il bilancio energetico e compromette il metabolismo durante l’attività fisica.
I postumi di una sbornia hanno significativi effetti negativi sulla performance. L’ubriacatura è causata dalla tossicità dell’alcol e dalla disidratazione. Solitamente è caratterizzata da depressione, mal di testa e ipersensibilità agli stimoli esterni. Riduce inoltre l'acume mentale e danneggia il sistema motorio causando un peggioramento delle abilità psicomotorie, tra cui i tempi di reazione, la precisione dei movimenti e la coordinazione in generale. Diminuisce l’equilibrio e il controllo posturale.
Chi pratica sport a livelli agonistici, dovrebbe diminuire il consumo di sostanze alcoliche ed eliminarlo durante il periodo di campionato o gare.
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